Perchè utilizzando un dissipatore alimentare si dice “polverizzare” il rifiuto umido?

Innanzitutto perchè un dissipatore alimentare non è un tritarifiuti: gli avanzi di preparazione o gli scarti della tavola non vengono triturati da un sistema di lame, perchè il dissipatore alimentare non possiede lame al suo interno. Il suo sistema di basa invece sull’azione di martelletti mobili ad elevata forza centrifuga, che polverizzano i rifiuti organici in microparticelle finissime.
Quello che ne deriva è quindi un composto “polverizzato” che defluisce nello scarico insieme, e grazie, all’acqua corrente.

Per questo un dissipatore alimentare possiede una versatilità di utilizzo davvero notevole!
Un esempio di quello che riesce a polverizzare? Scarti di preparazione dei cibi crudi o cotti, fondi di caffè, gusci di uova e di altra frutta secca, scorze e noccioli di frutta, lische e scarti di pesce, radici e foglie di varie verdure, ossi, scarti di carne, come ad esempio le braciole di maiale, e così via!

Per questo il dissipatore alimentare è davvero un prezioso elettrodomestico per tutte le cucine!

Utilizzandolo quotidianamente, è possibile dire definitivamente addio al sacchetto dell’umido, ai suoi odori sgradevoli e all’attesa del conferimento al primo orario utile, secondo il proprio comune!

Perchè gli scarti organici non vanno più depositati nel sacchetto sotto il lavello? Perchè sotto il lavello c’è un nuovo aiuto!

Quindi, da oggi, è possibile aggiungere un nuovo verbo nel linguaggio quotidiano delle famiglie: polverizzare!